Il pozzo di Sant’Antonino

Evento concluso

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Il pozzo di Sant'Antonino. Un segreto sotterraneo

Chiesa di Santa Maria in Cortina
dal 23 dicembre 2018

al 5 maggio 2019

Dal 22 dicembre 2018 arriva un’occasione unica per visitare il sottosuolo di Piacenza romana. Un viaggio nella storia lungo millesettecento anni, a quattro metri e mezzo di profondità. Il luogo in cui la tradizione cristiana vuole sia stato ritrovato il corpo del martire Antonino, patrono della città. Un sacrario databile al IV secolo, voltato e affrescato, per la prima volta accessibile al pubblico attraverso un’affascinante discesa.

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LA CHIESA DI SANTA MARIA IN CORTINA

Il cuore dell’iniziativa si trova nella piccola chiesa di Santa Maria in Cortina a Piacenza. Qui si narra che il corpo di Sant’Antonino (decapitato, secondo tradizione, nel 303) fu ritrovato in un ambiente ipogeo dal vescovo Savino, per essere poi traslato sul finire del IV secolo nella vicina chiesa di San Vittore, da quel momento dedicata al patrono.
Sul luogo del ritrovamento il vescovo Savino fece costruire una prima chiesa, a cui ne seguì una medievale, che fu a sua volta sostituita dall’attuale, ultimata all’inizio del XVI secolo.
La memoria di quel luogo sopravvive ancora oggi alla venerazione dei piacentini: da qui il 13 novembre di ogni anno parte una processione che giunge nella basilica di Sant’Antonino e che ricorda il leggendario ritrovamento del corpo del martire, dopo che al vescovo Savino fu mostrata in sogno l’esatta posizione della sepoltura.

Durante i lavori di restauro dell’attuale edificio, sul finire dell’800, vennero alla luce straordinari reperti di età imperiale, tra cui il bellissimo” marmo Cecilio”, che dimostrano l’impiego di quest’area fin dal I secolo come necropoli posta immediatamente al di fuori delle mura urbane.

LA DISCESA AL POZZO

Lungo tutta la durata dell’evento i visitatori avranno la possibilità esclusiva e irripetibile di calarsi proprio all’interno della camera ipogea dove è stato ritrovato il corpo di Antonino, unico esempio di questo tipo di ambiente conosciuto in città ancora intatto ed accessibile, alla profondità di quattro metri e mezzo.

 

 

Una volta all’interno, con l’ausilio di appositi occhiali, sarà possibile immergersi nella ricostruzione 3D in realtà aumentata per meglio comprendere la ricchezza della decorazione oggi ancora solo parzialmente riconoscibile.

 

 

La visita è introdotta da una videoproiezione all’interno della chiesa che narra la leggendaria storia di Antonino, l’Inventio del corpo del Santo Martire ad opera del vescovo Savino e le fasi evolutive della chiesa.

La ricostruzione dell’ambiente ipogeo

L’ultimo capitolo affronta il mistero della tomba di Sant’Antonino, da sempre ritenuta collocata al di sotto del pozzo medievale (visibile sotto l’altare maggiore), fino alla scoperta, intorno alla fine degli anni’70 del secolo scorso, dell’ipogeo romano accessibile tramite una botola posta in una primitiva cappella, oggi sagrestia.
Uscendo dalla chiesa sarà possibile ammirare da vicino, sulla parete sinistra, il precedentemente citato “marmo Cecilio”, lastra di Rosso Verona che si ipotizza essere parte di un monumento funebre a tamburo e che reca un’iscrizione funeraria citando un Cecilio, questore e tribuno augustale, curatore del tempio da costruirsi in onore di Giove.
Il progetto, che prende origine dalla tradizione cristiana giunta fino a noi, mira ad affiancare ad essa il dato archeologico che emerge con evidenza all’interno dell’ipogeo della chiesa di Santa Maria in Cortina. Tradizione, fede, e cultura si fondono in un tutt’uno per far memoria di uno dei fatti più straordinari accaduti a Piacenza.

MODALITA DI INGRESSO

L’EVENTO SI è CONCLUSO

Per i gruppi organizzati maggiori di 8 persone è possibile richiedere un percorso guidato su prenotazione.

NORME DI COMPORTAMENTO

  • Biglietterie e sezioni da visitare si trovano all’interno di un luogo ancora consacrato: è necessario mantenere un tono di voce ed un comportamento adeguato; tale comportamento è necessario anche nel rispetto di coloro che guardano il video.
  • I visitatori devono attenersi obbligatoriamente alle indicazioni degli accompagnatori e degli addetti alla biglietteria.
  • Nell’ipogeo potranno scendere al massimo due persone, che attraverseranno la scala uno per volta.
  • I visitatori dovranno indossare obbligatoriamente un caschetto per proteggere la testa da urti accidentali. Verrà fornita apposita cuffia igienica usa e getta da mettere sui capelli.
  • La discesa avviene tramite una scala che verrà percorsa con l’aiuto di un accompagnatore, il quale guiderà il cammino sui gradini.
  • I gradini di discesa sono caratterizzati da alzata alta. Non è possibile scendere indossando scarpe con tacchi o sandali non allacciati alla caviglia o con scarpe con suola di cuoio: il percorso richiede l’uso di calzature comode e antiscivolo.
  • Nell’ambiente sotterraneo, al quale si accede attraverso la botola in cui è posizionata la scala di discesa, verranno messi a disposizione visori per la realtà aumentata che ricostruiranno agli occhi del visitatore il luogo “com’era”. L’uso dei visori sui minori di 13 anni è responsabilità dei genitori (da nota del produttore).
  • Il percorso di discesa all’ipogeo è riservato esclusivamente ai maggiori di anni 10. I minorenni devono essere accompagnati da un adulto responsabile.

Chiesa di Santa Maria in Cortina

La chiesa cantonale di Santa Maria in Cortina sorge all’incrocio di via Verdi con Piazza S. Antonino.

Indirizzo: via Giuseppe Verdi n.46, 29121 Piacenza PC

Telefono evento: 331 4606435   e-mail evento: cattedralepiacenza@gmail.com

Hashtag: #SantaMariainCortina #PiacenzaSotterranea #Piacenzaromana #santantonino #ilpozzodisantantonino #unsegretosotterraneo #annibaleapiacenza

«Il pozzo di Sant’Antonino. Un segreto sotterraneo» è un evento collaterale alla mostra “Annibale: un mito mediterraneo” ed è promosso dall’Ufficio beni culturali della Diocesi di Piacenza-Bobbio e dalla Parrocchia di Sant’Antonino, con la collaborazione di Kronos – Museo della Cattedrale e Cooltour s.c., il patrocinio del Comune di Piacenza e il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano.

 

Segreteria evento:

Diocesi di Piacenza-Bobbio – Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici

Tel. 0523 308329

www.diocesipiacenzabobbio.org     ufficiobeniculturali@curia.pc.it

Evento concluso