Nella parte sinistra del transetto si conserva il battistero paleocristiano a vasca in marmo ”cipollino” di Eubea. Fu qui collocato intorno al 1544, proveniente dalla chiesa di S. Giovanni de Domo, distrutta in quell’anno per ordine del card. Marino Grimani Legato Pontificio, per lasciare spazio alla piazza della Cattedrale. Per il prezioso e millenario fonte battesimale, testimone della vita e della storia della Chiesa Piacentina, è stata ipotizzata una datazione tra la fine del IV o degli inizi del V secolo, epoca in cui esplose la vita cristiana a Piacenza nel periodo romano tardoantico.
La vasca monolitica misura cm. 296 x 157, l’altezza esterna è di cm. 98, la profondità di cm. 73.
Abilitato al suo primitivo uso, il battistero è divenuto oggetto di venerazione da parte dei credenti in quanto strumento della nascita della Comunità cristiana di Piacenza e da parte degli studiosi in quanto esemplare fra i più interessanti d’Italia.
