concerto quartetto archi – salone affreschi palazzo vescovile
concerto quartetto archi – salone affreschi palazzo vescovile
I quartetti degli operisti II programma è incentrato sulle composizioni quartettistiche di tre compositori d'opera italiani. "È convenuto che noi italiani non dobbiamo ammirare questo genere di composizione se nonporta un nome tedesco. Siamo sempre gli istessi, noi italiani" G.Verdi Nella seconda metà del XIX secolo il sentimento dilagante è un certo snobismo nel confronti della musica d'opera, considerata di minore importanza rispetto alla musica strumentale di stampo tedesco. Con intento provocatorio Verdi scrisse nella primavera del 1873, durante la produzione di Aida a Napoli, il quartetto in mi minore, unica composizione cameristica verdiana sopravvissuta fino a noi. Lo scopo era dimostrare che un compositore d'opera fosse perfettamente in grado di rispettare le regole compositive accademiche con un preciso utilizzo del contrappunto. Donizetti, dal canto suo, compose ben 18 quartetti, la maggior parte dei quali scritti durante gli anni giovanili. Crisantemi, infine, è l'elegia scritta da Puccini in una sola notte, per la morte del Duca di Savoia. I due temi del quartetto verranno poi ripresi nell'ultimo atto di Manon Lescaut. Anche questa composizione cameristica rappresenta una rarità nella produzione pucciniana. Gaetano Donizetti (1797-1848) Quartetto n.4 in Re maggiore: AllegroCanzone Minuetto Allegro Giacomo Puccini (1858-1924)Crisantemi, elegia per quartetto d'archi: Andante mesto Giuseppe Verdi (1813-1901)Quartetto in Mi minore: Allegro - Andantino -Prestissimo - Scherzo Fuga. Allegro assai mosso Valentina Benfenati, violino I Sofia Cipriani, violino II Davide Mosca, viola Maria Giulia Lanati, violoncello